“We are prepared for this negative scenario. There will be no legal vacuum,” said President Donald Tusk following the official results of the UK referendum.

“On behalf of the twenty seven leaders I can say that we are determined to keep our unity as twenty seven,” he emphasised.

Finally, he proposed an informal meeting of the 27 leaders in the margins of the European Council summit on 28-29 June to start a wider reflection on the future of the Union.

http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2016/06/24-tusk-statement-uk-referendum/

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Dichiarazione alla stampa del presidente Donald Tusk sui risultati del referendum nel Regno Unito

Non possiamo nascondere che desideravamo un risultato diverso del referendum di ieri. Sono pienamente consapevole della gravità, se non addirittura della drammaticità, del momento da un punto di vista politico. E non c’è modo di prevedere tutte le conseguenze politiche di questo evento, in particolare per il Regno Unito. È un momento storico, ma sicuramente non il momento per reazioni isteriche. Desidero rassicurare tutti che siamo preparati anche per questo scenario negativo. Come sapete, l’UE è un progetto che non vale solo per i momenti facili.
Negli ultimi due giorni ho parlato della possibilità di un Brexit con tutti i leader dell’UE, intendo i primi ministri e i presidenti, nonché con i capi delle istituzioni dell’Unione. Oggi, a nome dei ventisette leader posso dire che siamo determinati a mantenere la nostra unità a ventisette. Per noi tutti l’Unione è il quadro del nostro futuro comune. Desidero anche rassicurarvi che non ci sarà un vuoto giuridico. Fino all’uscita formale del Regno Unito dall’Unione europea, il diritto dell’UE continuerà ad applicarsi al paese e al suo interno. E con questo intendo diritti e obblighi.
Tutte le procedure per il ritiro del Regno Unito dall’UE sono chiare e sono sancite dai trattati. Al fine di discutere i dettagli per i prossimi passi, ho proposto ai leader una riunione informale dei ventisette a margine del vertice del Consiglio europeo. E proporrò loro anche di avviare una riflessione più ampia sul futuro dell’Unione.
Infine, è vero che gli ultimi anni sono stati i più difficili nella storia della nostra Unione. Ma ricordo sempre quello che mi diceva mio padre: quello che non uccide rende più forti.

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