Sentenza della Corte del 27 marzo 1963, Da Costa en Schaake nv, la società ny Schuitenvoerderij en Expeditiekantoor già Jacob Meijer, la società Hoechst – Holland nv e l’amministrazione olandese delle imposte, cause riunite 28, 29 e 30/62.

“Si deve infatti anzitutto distinguere fra l’obbligo che l’articolo 177, terzo comma, impone al giudice nazionale di ultima istanza e la facoltà che il secondo comma di detto articolo conferisce a qualsiasi giudice nazionale di deferire alla Corte delle Comunità questioni d’interpretazione del trattato; se l’articolo 177, ultimo comma, impone, senza restrizioni, ai fori nazionali – quali la Tariefcommissie – le cui decisioni non sono impugnabili secondo l’ordinamento interno, di deferire alla Corte qualsiasi questione d’interpretazione davanti ad essi sollevata, l’autorità dell’interpretazione data dalla Corte ai sensi dell’articolo 177 può tuttavia far cadere la causa di tale obbligo e così renderlo senza contenuto.

Ciò si verifica in ispecie qualora la questione sollevata sia materialmente identica ad altra questione, sollevata in relazione ad analoga fattispecie, che sia già stata decisa in via pregiudiziale.

[…]

Ciò non toglie che l’articolo 177 permette sempre ai giudici nazionali, ove lo ritengano opportuno, di deferire nuovamente alla Corte delle questioni di interpretazione […].

[…]

Essendo le questioni d’intepretazione qui sollevate identiche a quelle già definite e non avendo la Corte ravvisato alcun nuovo elemento, per rispondere alla Tariefcommissie va fatto rinvio alla precedente sentenza”.