Il termometro della giustizia comunitaria nelle statistiche del 2007. Comunicato stampa
Tribunale della funzione pubblica
In particolare, con riferimento alla Corte di giustizia si legge che: “Le statistiche giudiziarie della Corte per l’anno 2007 rivelano un netto miglioramento rispetto all’anno precedente. Al riguardo, occorre segnalare in particolare la riduzione, per il quarto anno consecutivo, della durata dei procedimenti dinanzi alla Corte e l’aumento, pari al 10% circa, del numero di cause definite rispetto all’anno 2006. In particolare, la Corte ha definito 551 cause nel 2007, contro le 503 nel 2006 (cifra netta, che tiene conto delle riunioni di cause). Fra tali cause, 379 sono state oggetto di sentenza e 172 hanno dato origine ad un’ordinanza. Si può rilevare che il numero di sentenze e di ordinanze pronunciate è sensibilmente più elevato rispetto a quello del 2006 (351 sentenze e 151 ordinanze). Alla Corte sono state sottoposte 580 nuove cause, il che rappresenta la cifra più elevata nella storia della Corte e un aumento pari all’8% rispetto alle cause promosse nel 2006, nonché pari al 22,3 % rispetto alle cause promosse nel 2005. Il numero di cause pendenti alla fine dell’anno 2007 non è tuttavia aumentato in modo significativo (741 cause, cifra lorda) rispetto alle pendenze di fine 2006 (731 cause, cifra lorda). Dalle statistiche giudiziarie relative all’anno 2007 emerge altresì la costante diminuzione della durata dei procedimenti a partire dal 2004. Per quanto riguarda i rinvii pregiudiziali, tale durata è stata pari a 19,3 mesi, mentre si attestava a 19,8 mesi nel 2006 e a 20,4 mesi nel 2005. Infatti, come nel 2006, un’analisi comparativa rivela che, dal 1995, la durata media della trattazione delle cause pregiudiziali ha raggiunto il suo livello minimo nel 2007. Per quanto riguarda i ricorsi diretti e le impugnazioni, la durata media della trattazione è stata rispettivamente di 18,2 e di 17,8 mesi (20 mesi e 17,8 mesi nel 2006). Nel corso dell’anno passato, la Corte ha fatto un uso variabile dei diversi strumenti messi a sua disposizione per accelerare la trattazione di talune cause (decisione con priorità, procedimento accelerato, procedimento semplificato e possibilità di statuire senza le conclusioni dell’avvocato generale).”