Conclusioni del Consiglio europeo del 17 giugno 2010
In particolare:
“Regolamentazione dei servizi finanziari
14. Occorre completare con urgenza le riforme necessarie per ripristinare la solidità e la stabilità del sistema finanziario europeo e garantire la resilienza e la trasparenza del settore bancario. È essenziale compiere progressi nei prossimi mesi. Il Consiglio europeo conviene che i risultati degli stress test svolti attualmente dalle autorità di vigilanza bancaria saranno resi noti al più tardi nella seconda metà di luglio. La comunicazione della Commissione del 2 giugno 2010 “Regolamentare i servizi finanziari per garantire una crescita sostenibile” contiene un elenco esaustivo di iniziative da intraprendere e completare prima della fine del 2011. L’UE deve dar prova della sua determinazione a rendere il sistema finanziario più sicuro, solido, trasparente e responsabile.
15. In particolare il Consiglio europeo:
a) chiede al Consiglio e al Parlamento europeo di adottare celermente le proposte legislative sulla vigilanza finanziaria affinché il comitato europeo per il rischio sistemico e le tre autorità europee di vigilanza possano essere operativi all’inizio del 2011;
b) chiede di giungere ad un accordo sulla proposta legislativa relativa a gestori di fondi di investimento alternativi prima dell’estate e di esaminare in tempi brevi la proposta della Commissione relativa al miglioramento della vigilanza dell’UE sulle agenzie di rating del credito;
c) attende con interesse le proposte annunciate dalla Commissione sui mercati dei derivati e in particolare misure appropriate in materia di vendite allo scoperto (comprese le vendite allo scoperto nude) e di credit default swaps.
16. Il Consiglio europeo conviene sulla necessità che gli Stati membri introducano sistemi di prelievi e tasse a carico degli istituti finanziari per assicurare un’equa ripartizione degli oneri e stabilire incentivi volti a contenere il rischio sistemico(1). Tali prelievi o tasse dovrebbero essere parte di un quadro di risoluzione credibile. Occorre proseguire con urgenza i lavori sulle loro caratteristiche principali e valutare con attenzione le questioni relative a condizioni di parità e agli impatti cumulativi delle varie misure regolamentari. Il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione a portare avanti i lavori e a riferire in proposito nell’ottobre 2010.”
(1) La Repubblica ceca si riserva il diritto di non introdurre tali misure.