I negoziatori dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea hanno finalizzato il progetto d’accordo d’adesione dell’Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU)
Press release
Pietra miliare nei negoziati sull’adesione dell’Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo
Strasburgo, 05/04/2013 – I negoziatori dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea hanno finalizzato il progetto d’accordo d’adesione dell’Unione europea (Ue) alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Il testo sarà in seguito al vaglio della Corte di Giustizia in Lussemburgo, che dovrà pronunciarsi al riguardo.
L’adesione dell’Ue alla CEDU rafforzerà la tutela dei diritti umani in Europa sottoponendo l’Ue e i suoi atti giuridici alla giurisdizione della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Il Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, ha accolto di buon grado l’accordo raggiunto dai negoziatori. “Si tratta di un passo decisivo che aprirà la strada all’adesione dell’Ue alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Contribuirà altresì alla creazione di uno spazio giuridico europeo unico, introducendo il tassello mancante nel sistema europeo di tutela dei diritti fondamentali”.
I colloqui ufficiali sull’adesione dell’Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo sono iniziati il 7 luglio 2010, su iniziativa di Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d’Europa, e di Viviane Reding, Vice Presidente della Commissione europea. Oggetto di discussione sin dagli anni ’70, l’adesione rappresenta un obbligo giuridico secondo il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1 dicembre 2009.
Raggiunto l’accordo sull’adesione dell’Unione europea alla CEDU
Accordo raggiunto sul testo per l’adesione dell’Unione europea alla Convenzione dei diritti dell’uomo.
Oggi è stato adottato il progetto di accordo (47_1(2013)008_final_report_EN sul quale la Corte di giustizia dell’Unione europea dovrà fornire un parere.
Seguirà l’adozione di una decisione del Consiglio Ue che dovrà pronunciarsi all’unanimità. I negoziati, avviati nel 2009, arrivano a conclusione dopo molti ostacoli e battute d’arresto. Oltre al progetto di accordo è stata approvata una dichiarazione dell’Unione europea, le regole per modificare il regolamento del Comitato dei Ministri sulla supervisione nell’esecuzione delle sentenze della Corte europea, un Memorandum. Il testo, in primo luogo, rimuove il limite contenuto nella Convenzione europea consentendo l’adesione dell’Unione (art. 59) e specifica che l’Accordo è parte integrante della Convenzione. Sono fissate le regole per la partecipazione dell’Unione europea sia nella fase di elezione dei giudici con una delegazione del Parlamento europeo, sia nel Comitato dei Ministri. Inoltre, l’articolo 3 introduce la procedura del co-convenuto.